Chi è il datore di lavoro RSPP

L’RSPP, a cui viene richiesta una formazione ad hoc, è responsabile della valutazione dei fattori di rischio all’interno di una data attività lavorativa.



Per comprendere chi sia il datore di lavoro RSPP è importante comprendere il senso di tale sigla, che sta per “responsabile del servizio di prevenzione e protezione”. In termini pratici si tratta della persona, designata dal datore di lavoro, in possesso di determinate capacità e dei requisiti professionali per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi. È una figura obbligatoria all’interno di un’azienda, ed è il consulente del datore di lavoro in termini di sicurezza interna. 

I compiti dell’RSPP

L’RSPP è responsabile della valutazione dei fattori di rischio presenti all’interno di una data attività lavorativa. Spetta a questi progettare e pianificare un dettagliato programma atto al miglioramento societario, al fine di garantire la sicurezza di tutti i dipendenti.

Questa figura è chiamata a collaborare con il datore di lavoro, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e il medico competente, al fine di realizzare un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Figure chiave all’interno di una società, che dovranno prendere parte ad una riunione indetta annualmente dal datore di lavoro.

Le responsabilità dell’RSPP

L’attuale normativa vigente non prevede alcuna sanzione per il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. L’RSPP è però responsabile del reato di evento, nel caso in cui l’infortunio occorso sia da imputare ad una consulenza erroneamente resa. Così come il datore di lavoro, l’RSPP deve rispondere ogni qualvolta il verificarsi di un infortunio sia riconducibile in maniera oggettiva a una situazione pericolosa che i due avrebbero avuto l’obbligo di conoscere e segnalare per tempo.

I requisiti dell’RSPP

Al fine di poter ricoprire le funzioni previste dall’RSPP è necessario essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di scuola media superiore. È inoltre necessario, al tempo stesso, aver conseguito gli attestati relativi a corsi di formazioni specifici, in grado di abilitare il soggetto in relazione alla classe di rischio dell’attività (i percorsi di formazione vantano una durata compresa tra le 16 e le 48 ore). A questo corso iniziale se ne aggiunge uno d’aggiornamento, obbligatorio, secondo gli indirizzi stabiliti dall’accordo Stato-Regione del 21 dicembre 2011. 

Chi nomina l’RSPP

Il datore di lavoro di un’azienda è sempre obbligato a nominare un RSPP. La mancata designazione di tale figura è sanzionata con un’ammenda che varia da 2.740 a 7.014.40 euro o con l’arresto da tre a sei mesi.

Il datore di lavoro può decide di ricoprire in prima persona il ruolo di responsabile del servizio di prevenzione e protezione nei seguenti casi:

  • azienda artigiana fino a un massimo di 30 addetti
  • azienda industriale fino a un massimo di 30 addetti
  • azienda agricola e zootecnica fino a un massimo di 10 addetti
  • azienda della pesca fino a un massimo di 20 addetti
  • altre aziende fino a un massimo di 200 addetti

Per quanto concerne le aziende industriali, sono escluse quelle attività soggette all’obbligo di dichiarazione o notifica. Si tratta di centrali termoelettriche, impianti o laboratori nucleari, aziende estrattive ed altre attività minerarie, per la fabbricazione e il deposito separato di esplosivi, polveri, munizioni, strutture di ricovero pubbliche e/o private.


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