Sicurezza sul lavoro: i corsi obbligatori e relative sanzioni
La Sicurezza sul Lavoro riguarda tutte le misure preventive da adottare al fine di prevenire danni alla salute, alla sicurezza e al benessere dei lavoratori: tutti i corsi obbligatori.
La gestione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro (SSL), più comunemente definita Sicurezza sul Lavoro, riguarda tutte le misure preventive da adottare al fine di prevenire danni alla salute, alla sicurezza e al benessere dei lavoratori, riducendo al minimo il rischio derivante dall'esposizione ai pericoli ed eliminando così gli infortuni e le malattie professionali.
Da un diverso punto di vista, le normative sulla Sicurezza sul Lavoro riguardano gli obblighi in capo ai datori di lavoro, chiamati a garantire la sicurezza di tutti i lavoratori dipendenti. Come? Tramite l'adeguamento delle procedure, in base agli aggiornamenti della normativa in vigore. Se tali obblighi non vengono rispettati, i datori di lavoro sono soggetti a sanzione in caso di danni dovuti alla mancanza e/o inadeguatezza delle procedure.
Si noti che le normative relative alla Gestione della Salute e della Sicurezza sul Lavoro cambiano di nazione in nazione, non hanno quindi carattere di universalità in termini geografici.
Quali sono i corsi di aggiornamento obbligatori
FormaLab è leader nell’organizzazione di corsi aziendali su misura, e punta da sempre sulla sicurezza. Un obbligo, certo, ma anche un dovere: un datore di lavoro deve assicurare per i suoi dipendenti le migliori condizioni possibili, al fine di preservare e garantire la loro sicurezza e il loro benessere.
È bene però dire che non tutti gli individui devono obbligatoriamente seguire corsi di aggiornamento in tema di sicurezza sul lavoro.
Le classi determinate dalla legge sono:
- Dipendenti con contratto:
- a tempo indeterminato
- a tempo determinato
- a chiamata
- stagionale
- Uno o più soci di aziende senza dipendenti (sono esclusi i collaboratori familiari)
I corsi obbligatori si dividono in due moduli. Il primo modulo è uguale per tutte le aziende: si riferisce ad una formazione generale sulle principali misure preventive da attuare, comuni a tutti i settori, e ha una durata di 4 ore. Il secondo modulo può durare dalle 4 alle 12 ore in base al grado di rischio associato all'attività aziendale:
- rischio basso: tipicamente, vendita al dettaglio, ristorazione e turismo
- rischio medio: Pubblica Amministrazione e settore agricolo
- rischio alto: settore edile e chimico o qualsiasi altra situazione di rischio considerabile come significativamente e potenzialmente dannoso per la salute, la sicurezza e/o il benessere del lavoratore.
I principali corsi sulla sicurezza sul lavoro obbligatori sono:
- corso addetti antincendio
- corso primo soccorso
- corso RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)
- corso RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza)
A seconda delle esigenze aziendali, tali corsi possono essere organizzati presso la sede dell’azienda, presso la sede dell’ente organizzatore oppure in modalità online.
Quali sono le sanzioni relative alla mancanza e all’inadeguatezza delle procedure di sicurezza
Per quanto riguarda le sanzioni in materia di Sicurezza sul Lavoro, è bene sapere che queste non si ripercuotono solo sul datore di lavoro: parte della normativa si estende anche alle figure dirigenziali dell'azienda e persino ai dipendenti.
Di seguito, gli obblighi definiti in materia di Sicurezza sul Lavoro e le sanzioni ad essi associate:
- Nominare un RSPP: arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro
- Rielaborare il DVR in caso di modifiche, significative dal punto di vista della sicurezza, del processo produttivo e dell’organizzazione del lavoro: arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro
- Indire almeno una volta l’anno la Riunione Periodica Annuale, per aziende con più di 15 lavoratori: ammenda da 2.000 a 4.000 euro
- Effettuare la valutazione dei rischi in collaborazione con l’RSPP e con il Medico Competente: arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro
- Consultare l’RLS prima di effettuare la valutazione dei rischi e stendere il DVR: ammenda da 2.000 a 4.000 euro
- In caso di appalto di lavori all’interno della propria azienda, controllare l’azienda appaltatrice acquisendone la documentazione necessaria: arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.000 a 4.800 euro
- In caso di appalto di lavori all’interno della propria azienda, fornire all’appaltatore le informazioni necessarie sui rischi esistenti: arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 750 a 4.000 euro
- Obbligo dei datori di lavoro committenti e appaltatori (o subappaltatori) di cooperare e coordinare gli interventi di prevenzione e protezione in relazione ai rischi presenti nell'azienda in cui si effettuano i lavori in appalto: arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro.
- Redazione da parte del committente, in caso di appalto, del Documento Unico per la Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI), da allegare al contratto di appalto: arresto da 2 a 4 mesi o ammenda da 1.500 a 6.000 euro.
- Redazione da parte del datore di lavoro di un’impresa affidataria o di un’impresa esecutrice del Piano Operativo di Sicurezza (POS), in riferimento al singolo cantiere temporaneo o mobile: arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro (in caso di rischi particolari arresto da 4 a 8 mesi o ammenda da 2.000 a 8.000 euro)
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